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Risvegli

Pensi di aver capito tutto di questo mercato dei videogiochi, di non poterti più sorprendere, e invece ti becchi in faccia questa pazza estate 2021 e incassi umilmente la sconfitta. Succede infatti che dopo anni di realismo, del single player morto, l’online a tutti i costi, in una manciate di settimane il tuo hard disk si riempie di tre titoli: Psychonauts 2, Lost in Random e The Artful Escape, che sembrano provenire dal secolo scorso.

Non voglio centrare l’attenzione sull’aspetto ludico degli stessi, deboluccio quasi sempre, chi più chi meno, ma sulla meravigliosa irrazionalità dei loro mondi, dei loro personaggi, sulla mastodontica creatività che ha partorito tre universi improponibili a disposizione di storie per niente banali e ricche di sorprese. Sulla fantasia, insomma, che torna protagonista anche lontano dai budget risicati degli indie da cameretta.

Difficile dire oggi se le politiche dei pass, con conseguente attenzione ai titoli doppia A, abbiano in qualche modo influito su questa insolita ondata di progetti inaspettati ma non è impossibile che il futuro permetta, tra gli aspetti positivi, di voltare più spesso le spalle alle logiche di mercato. In quel mondo di abbonamenti mensili, infatti, non si sgomita con mappe più grandi o splendide animazioni facciali ma con la forza di stupire, di incuriosire almeno. Non devi convincere qualcuno a sganciare il grano ma devi stuzzicarlo abbastanza per far partire un download. È un altro sport, un’altra epoca, un altro videogioco.

Magari è stato solo un caso, magari tre splendidi progetti si sono scontrati casualmente nella stessa magica estate, ma lasciatemi sognare. Io videogioco anche per ridere di ciò che non mi aspetto, per farmi ammaliare da luci colorate e nemici con le gambe lunghissime, e non è vero che abbiamo già visto tutto.