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Quando smisi di essere un eroe

Io ero un eroe.

Senza macchia, senza paura, mi destreggiavo in dungeon oscuri e mondi pericolosi con la certezza di essere nel giusto, sempre e comunque. Avevo vinto mille battaglie, conquistato castelli e salvato principesse con il piglio sicuro di chi non sa nemmeno cadere in tentazione e poi… poi divenni un assassino.

Shadow of The Colossus se ne fregava delle tue buone intenzioni. Qualsiasi fosse il motivo che spingeva le tue azioni, c’era qualcosa di profondamente sbagliato nell’uccidere colossi inermi senza neppure il coraggio di affrontarli in battaglia, a viso aperto. Il protagonista si muoveva di soppiatto, sfruttando i punti ciechi della vista del colosso, e poi colpiva senza pietà e senza preavviso.

Io ero una zanzara, non un eroe.

Dopo, anni, non ho ancora superato il lutto per la perdita dei miei pikmin. Perderne fa parte del gioco, l’importante è raggiungere il proprio scopo, ma nessun germoglio potrà mai consolare quella sensazione putrida di averli mandati al macello. Ma non c’è condanna in Pikmin: nessuno ti guarda storto per quello che hai fatto, nessuno ti giudica, la vita di quei piccoli esserini vale solo il tempo che impiegherai per piantarne di nuovi.

Ma i colossi morivano. Morivano davvero. Queste possenti e gigantesche bestie crollavano al suolo come esseri viventi e non come boss colorati di fine livello. Per la prima volta, la morte era parte stessa dell’esperienza di gioco, non una semplice appendice narrativa. Le tue azioni avevano un peso, ludico, e la loro puzza ti rimaneva incollata per le ore successive. Dovevi continuare, il gioco ti imponeva di farlo, ma più andavi avanti e più ti sentivi sporco, colpevole, mentre la vita si spegneva, nei loro ultimi istanti, quegli occhi sembravano accusarti di ogni peccato del mondo. Il fine non giustifica i mezzi, mai. Lo hai imparato col tempo.

Io ero un vigliacco, non un eroe.
Io ero colpevole, e lo sono ancora oggi.

Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata ai MOSTRI GROSSI, che potete trovare riassunta a questo indirizzo.