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Phineas e Ferb: una lunga estate di avventure, sorelle paranoiche e ornitorinchi

Personalmente, ho sempre snobbato abbastanza le serie animate Disney cosiddette “classiche”, anche da piccolo. Ero uno che stravedeva per i Looney Tunes, per quanto riguarda l’animazione casalinga non giapponese, ma davvero Topolino e soci non mi facevano impazzire. Poi, negli anni, qualcosa è cambiato e anche Disney ha iniziato a diversificare l’offerta, prima con il DuckTales originale, poi con  produzioni come Gargoyles, Gravity Falls e anche Phineas e Ferb (tutte molto diverse tra loro ma che si discostano dalla classica produzione disneyana).

Phineas e Ferb è una serie che esce originariamente negli Stati Uniti nell’agosto del 2007 e raccoglie sin da subito un ottimo responso di pubblico e critica. Racconta di una lunghissima, quasi eterna estate in cui due fratelli, anzi fratellastri, essendo figli di matrimoni precedenti dei loro rispettivi genitori, creano invenzioni pazzesche per passare il tempo con i loro amici. Gli episodi, che non godono di una particolare continuity e sono quasi sempre autoconclusivi, a parte qualche eccezione, hanno un cast di personaggi numerosissimo, tutti simpatici e utili ai fini della trama. Parlare infatti di protagonisti e comprimari, in questa serie Disney, è abbastanza inutile, considerando che ogni episodio è concettualmente diviso in due storie, che poi quasi sempre di ricongiungono alla fine. Da una parte ci sono appunto Phineas e Ferb, che escogitano ogni giorno nuovi metodi per passare il tempo. I loro progetti, però, non sono banali casette sull’albero o giochi in giardino, ma vere e proprie costruzioni spesso ciclopiche, come luna park, catene di ristoranti o, addirittura, l’”esverno” (l’inverno d’estate), una catena montuosa con tanto di strutture sciistiche nel giardino di casa. Ad aiutarli in queste incredibili imprese ci sono i loro amici, un numero nutrito di personaggi presenti praticamente in tutti gli episodi.

Durante queste giornate estive, non li molla mai un momento la loro sorella maggiore, Candace, una ragazzina magrissima che sembra avere come unica missione nella vita far “beccare” i due fratelli-geni dai genitori mentre elaborano una delle loro incredibili invenzioni. La cosa curiosa è che Phineas e Ferb non fanno nulla di nulla per nascondere il loro operato, ma alla fine di ogni episodio capita sempre qualcosa (e qui arriviamo alla seconda storia) che o distrugge o fa comunque scomparire le pazzesche invenzioni dei due. Anche Candace è circondata da alcuni personaggi ricorrenti, Stacy e soprattutto Jeremy, il ragazzo di cui lei è innamorata e che stravede per lei, ma è così ingenuo da non capire bene le follie della ragazza.

Parallelamente alle avventure di tutti questi soggetti, ogni episodio ha una seconda linea di narrazione, che vede come protagonista l'ornitorinco di famiglia, Perry. Sì, perché la famiglia Flynn-Fletcher ha come animale domestico un ornitorinco verde, che in realtà è un super agente segreto di un’organizzazione altrettanto segreta chiamata in italiano O.S.B.A. (Organizzazione Senza un Buon Acronimo, tradotta fedelmente dalla versione inglese O.W.C.A, Organization Without a Cool Acronym) e che come missione principale ha quella di fermare uno scienziato pazzo, Heinz Doofenshmirtz, che tenta costantemente di conquistare Danville (la cittadina dove il tutto è ambientato) con delle bizzarre macchine il cui nome finisce sempre per “-ator”.

Perry, quindi, sgattaiola via dalla casa dei due fratelli tutte le sante giornate (infatti, qualcuno, solitamente Phineas, dice prima o poi “dov’è Perry?”), riceve un breve briefing dal Maggiore Monogram e si butta a capofitto nel salvare Danville da Doofenshmirtz. 

In realtà, quello che dovrebbe essere il villain, Doofenshmirtz, altro non è che un imbranato pseudo inventore che non riesce ovviamente mai a portare a termine il suo piano diabolico, ma anzi, proprio a causa dei suoi macchinari, gli episodi si concludono con la sparizione o distruzione delle invenzioni di Phineas e Ferb.

Con 171 episodi e un lungometraggio, Phineas e Ferb è stato un grande successo per Disney, che ora ripropone tutti gli episodi, anche gli speciali di un’ora, sulla piattaforma Disney+. Meno “adulta” di Gravity Falls, Phineas e Ferb è una serie da intrattenimento puro: si ride, non c’è molto da interpretare e il canovaccio si ripete episodio dopo episodio. Il bello è proprio nel modo corale con cui i tantissimi personaggi si muovono tra i vari episodi, portando lo spettatore a chiedersi ogni volta cosa si inventeranno i due fratelli, come scompariranno le loro invenzioni davanti agli occhi di Candace e quali folli macchinari avrà inventato il Dottor Doofenshmirtz.

Questa propensione per la coralità si vede anche negli episodi “lunghi”, dedicati ai due mega-franchise di Disney: uno con gli eroi Marvel, in Phineas e Ferb: Missione Marvel, e uno ovviamente ambientato nell'universo di Star Wars.

Phineas e Ferb è una serie che mette di buon umore, fa ridere in maniera delicata e intelligente, è assolutamente indirizzata a un pubblico giovane ma può essere apprezzata, e non poco, anche dagli adulti, per le citazioni (soprattutto di stampo cinematografico) e per passare un po’ di tempo con i pargoli. Insomma, una serie Disney un po’ meno Disney del solito e che è un piacere guardare in compagnia.

Questo articolo fa parte della Cover Story “Disney Club”, che potete trovare riassunta a questo indirizzo.