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Marzo 1982: Infocom spiega le ali, Atari stampa soldi poco lungimiranti | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

L’11 marzo del 1982 arriva nei negozi Deadline, terzo gioco pubblicato da Infocom e soprattutto prima sua avventura scollegata da Zork. È inoltre il primo gioco Infocom di stampo investigativo e segna l'occasione in cui la software house del Massachusetts inaugura la pratica di inserire gadget e gustosi extra nelle confezioni. Il gioco viene considerato rivoluzionario per la maggiore complessità rispetto ai primi due Zork, sia nella versatilità dell'interfaccia testuale, sia nel modo in cui i vari personaggi si comportano indipendentemente dalle azioni del giocatore.

Il giorno dopo arriva su Atari 2600 l’attesissima conversione di Pac-Man, che si manifesta due anni dopo la prima apparizione in sala giochi e supera ogni più rosea aspettativa da parte di Atari, piazzando oltre otto milioni di copie vendute. Stiamo parlando del gioco più venduto di sempre per Atari 2600 e di un record di vendite che rimarrà imbattuto per qualche anno. Peccato che sia una conversione tragica, indifendibile sotto qualsiasi punto di vista, e che a posteriori verrà indicata fra i colpevoli della perdita di fiducia nel mercato da parte del pubblico americano e, quindi, del crash che si verificherà nel 1983. Vai a sapere.