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Old! #148 – Febbraio 1986

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A febbraio del 1986, Namco porta in sala giochi Sky Kid Deluxe, pseudo seguito di Sky Kid. Si tratta di uno sparatutto a scorrimento orizzontale ed è il primo gioco basato sul nuovo hardware System 86 (che aumenta il numero di colori utilizzabili da 256 a 512), oltre che il primo a utilizzare il chip Yamaha YM2151 FM per l'accompagnamento sonoro. Il gioco è più che altro un remix dell'originale, che migliora sul piano tecnologico e amplia con diverse nuove aggiunte sul piano dei livelli e delle missioni, oltre che con un aumento della difficoltà. Sul fronte casalingo, vedrà la luce fuori dal Giappone solo decenni dopo, all'interno del Namco Museum Virtual Arcade per Xbox 360.

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Nello stesso mese si manifesta anche un titolo sicuramente più famoso, Ikari Warriors di SNK. Il gioco si inserisce nel filone dei più o meno cloni di Commando che impazzano in quel periodo (ma il designer Keiko Iju rivendica Rambo 2: La vendetta come ispirazione, e va detto che in Giappone il film esce come Rambo: Ikari no Dasshutsu). Rispetto alla concorrenza, comunque, il gioco si distingue per il joystick, che può essere ruotato per dettare la direzione verso cui si rivolge il personaggio, e la modalità multiplayer, che permette a due partecipanti di affrontare l'avventura nei panni del colonnello Ralf e del tenente Clark.

A voler fare i puntigliosi, va detto che il gioco in Giappone si intitola solo Ikari, e diventerà Ikari Warriors con lo sbarco in Occidente, a cui dobbiamo anche il cambio dei nomi di alcuni personaggi: i protagonisti diventano Paul e Vince e il generale Kawasaki diventa colonnello (povero!) Cook. Chiaramente arriveranno innumerevoli conversioni per i vari formati casalinghi e due seguiti ufficiali. I due protagonisti fra l'altro, verranno estratti dal cilindro di SNK come guest star in un paio di Metal Slug e svariati King of Fighters.

Il 3 febbraio si manifesta su Spectrum e Amstrad Sweevo's World, un bizzarro gioco d'avventura in grafica isometrica, come da moda in quel periodo. La storia racconta del pianeta artificiale Knutz Folly, conquistato dagli esperimenti genetici del barone Knutz, e del robot SWEEVO (Self Willed Extreme Environment Organism), impegnato a risolvere la faccenda. Aggiungiamoci che il robot ha la faccia di Stan Laurel, e il ritratto del delirio che si trova nei giochi per computer di quegli anni è completo. Fra l'altro, un anno dopo uscirà pure un seguito, Hydrofool.

E infine, il 21 febbraio del 1986 esce in Giappone The Legend of Zelda per Famicom Disk System. Ma qua il Famicom Disk System sappiamo a malapena cosa sia, quindi ne parliamo un'altra volta, dai.