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Old! #135 – Novembre 1975

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A novembre del 1975 arriva nelle sale giochi statunitensi (e vai a sapere quando di preciso nelle altre) Gun Fight, ideato da quel Tomohiro Nishikado che due anni dopo si guadagnerà l'immortalità creando Space Invaders. Ma intanto, Gun Fight ha comunque dalla sua un paio di primati degli di rispetto: viene identificato come il primo videogioco a ritrarre il combattimento fra due esseri umani e, proprio nella sua versione americana, è anche il primo videogioco a utilizzare un microprocessore.

Il gioco, che propone un duello fra pistoleri nel vecchio West, viene controllato tramite due joystick per giocatore: con quello di destra si muove il personaggio e con quello di sinistra si prende la mira. Nell'arena che vede i due sfidarsi trovano spazio ostacoli come cactus e diligenze, le pistole sono delle tradizionali sei colpi ed è possibile andare a segno anche di rimbalzo sui lati alto e basso dello schermo.

La versione americana, come detto, differisce nel titolo (Western Gun presso il Sol Levante) e nella costruzione da quella giapponese. Taito, il produttore originale, dà infatti la licenza per il territorio statunitense a Midway e Dave Nutting basa la sua versione sul microprocessore Intel 8080, di cui Midway ha precedentemente acquisito la licenza al fine di utilizzarlo nel flipper The Spirit of '76 (il primo flipper basato su un microprocessore). Il risultato di questa “conversione” è un gioco visivamente superiore all'originale, al punto che uno stupefatto Nishikado, pur ritenendo la sua versione di Gun Fight più divertente da giocare, deciderà di utilizzare i microprocessori nei suoi giochi successivi, compresa la bomba atomica che ho citato in apertura.

Nel mentre, Gun Fight piazzerà ottomila esemplari e raggiungerà diversi sistemi casalinghi, in maniere più o meno ufficiali. Fra quelle meno ufficiali si segnala Outlaw, un eccellente clone realizzato da David Crane (Pitfall). Infine, fun fact: Gun Fight è il gioco a cui si dedicano Peter e FlyBoy in L'alba dei morti viventi.