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Nostalgia dolceamara

Come già accadde un anno fa, l’ultima Cover Story del 2018 sarà anche la prima del 2019, perché comodamente spalmata su due mesi, arrotolata attorno alle feste e sparsa tra le pieghe dei regali di Natale senza stare a impazzire troppo. Seguo la procedura ormai tradizionale e non svelo il tema, anche se chiunque ci segua da un po’ di tempo avrà fatto due più due da un pezzo e saprà perfettamente di cosa andremo a parlare nelle prossime settimane, a partire da oggi pomeriggio. Senza contare che, di fatto, ne stiamo parlando già da un paio di settimane.

Ma, come sempre, non vi aspettate solo la Cover Story: siamo a fine anno, quindi arriveranno i nostri soliti contenuti sotto la neve (?). Sicuramente gli OTY, magari anche i tradizionali Outcast: Chiacchiere Borderline e Outcast Popcorn Extra in cui si fa il punto sull’annata appena conclusa. Tra l’altro, Outcast Popcorn, nell’ultimo paio di mesi, è sostanzialmente morto, anche se – clamoroso! - nei prossimi giorni dovrebbe esibirsi in una mezza resurrezione al microonde. Purtroppo, lo stato comatoso si è verificato per una serie di motivi contingenti e non per una vera e propria decisione. Tornerà, ne sono convinto, magari con anche qualche piccola modifica al format.

È poi c’è in ballo anche una nuova Intervista del Tentacolo, forse la più ambiziosa fra quelle “tentate fino a oggi”, e ovviamente proseguiremo con tutti i nostri soliti contenuti, fra rubriche, recensioni e quant’altro. Stiamo, inoltre, iniziando a pianificare le nostre attività “collaterali” per il 2019. La canonica spedizione alla Game Developers Conference non mancherà, è già fissata, anche se saremo probabilmente meno numerosi e arrembanti del solito. Difficilmente salteremo l’ormai tradizionale Nordic Game Conference e ci stiamo lasciando solleticare da un altro appuntamento europeo che ci attira già da qualche tempo.

Ovviamente, qui, scatta lo spunto per ricordarvi, come sempre, che possiamo permetterci di affrontare questi viaggi anche perché alcuni di voi ci danno una mano con le donazioni. Non solo. Già che ci siamo, dico una cosa magari ovvia, ma magari anche no, e di cui del resto si è chiacchierato nei giorni scorsi anche nel gruppo su Facebook: non è necessario donare cinque, dieci, venti dollari al mese, assolutamente. Non è necessario donare in generale, eh, figuriamoci, ma è importante capire che anche solo donando un dollaro al mese su Patreon si piazza lì una fetta importante di contributo. Banalmente, se anche solo metà di quelli che ci leggono più o meno regolarmente donassero un dollaro al mese, avremmo a disposizione un budget decisamente più ampio con cui migliorare qualità e ambizioni di ciò che facciamo. Quindi, insomma, non pensate che, donando solo un dollaro il vostro contributo non conti nulla, perché non è così.

E mi sembra quindi giusto chiudere come sempre salutando chi ci sostiene tutti i mesi, tutte le settimane, tutti i giorni, poco importa se scucendo il grano o anche solo seguendoci con passione. Qui c’è la Hall of Fame, qui c’è la pagina su Patreon, qui potete donare tramite PayPal, qui c’è un grazie a tutti.