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La mensola di Shin X #7 - GoldenEye Reloaded: via le mani dal classico?

Da sempre sostenitore di titoli bistrattati dalla critica, Shin X è passato da “difensore dei poveri” a “masochista”, da “acquirente compulsivo” a “forzato bastian contrario”. La verità è che a suo parere ogni titolo può dire qualcosa: c’è chi sbraita, chi sussurra, chi lo fa con i sottotitoli e chi lo recita in versi. L’importante è avere lo spirito di voler ascoltare. E l’antro in cui riposano questi brutti anatroccoli è la sua mensola. L’unico luogo nel quale possono diventare cigni.

Quanti titoli per Wii si sono persi nei meandri della bassa risoluzione, dei pregiudizi, dei commenti affrettati. Eppure eccolo, sviluppato dalla compianta Eurocom, il remake del remake... Cose dell'altro mondo. Anzi: cose di questa generazione. L'impomatato Pierce Brosnan della versione N64 viene sostituito dall'arcigno e "moderno" Daniel Craig. Il gioco Wii ha subito una forte influenza da quella tempesta chiamata Call Of Duty, ma a dispetto dell'odio - spesso infondato - verso la famosa serie Activision, questo non ha trascinato il titolo Eurocom nella melma della pacchianeria.

L'uso dei colori dona una buona omogeneità.

La versione in HD, poi, guadagna una pulizia d'immagine stuzzicante e gradevole, e la miglioria di molte texture rende l'aspetto complessivo meno obsoleto. Il titolo è portato di peso nel presente, con tanto di iPhone, armi ipertecnologiche ed ambientazioni dal sapore moderno. I livelli di difficoltà propongono una sfida ottima. E c'è di più : se volete rivivere i fasti del passato, rifulge in tutto il suo smargiasso splendore la modalità 007: senza energia rigenerante e con medikit da razionare.

Il nostro algido Daniel. Vorrei veder voi, in mezzo al ghiaccio.

 

L'azione è sempre quella: prevalentemente stealth, con ricerca di dati o armamenti da fotografare e inviare alla base, finendo, con un po' di mestizia, a intense sparatorie nel caso si venisse scoperti. Il gameplay è snellito dall'anacronistica sparizione dei cadaveri, elemento che potrebbe indispettire i puristi del genere. Non crediate, tuttavia, che i soldati non notino un loro compagno, se avvistato durante l'uccisione o gettato in terra, poco prima di svanire. Certo, è un contentino, ma almeno è un rattoppo ludico che favorisce il fluire dell'azione, come i 60 FPS granitici che ricordano il motore di CoD (sì, di nuovo lui): discreto, non eccelso, ma fluidissimo.

Tre armi in luogo delle solite due, e location sbarazzine e ricche di deviazioni, chiudono il cerchio di un gioco che fa di level design e giocabilità i suoi punti di forza.

Si passa con facilità dai blu delle distese ghiacciate all'ambra degli interni.

Colpevole di essere uscito in un periodo saturo di sparatutto, GoldenEye Reloaded ci offre anche delle ottime special mission per il giocatore singolo, aumentando oltremodo la longevità. Allo stesso modo, gli scontri online, creati con cura e diligenza, vi intratterranno per qualche prova in rete, senza andare oltre le 2/3 ore, vista la concorrenza. Niente di paragonabile ai colossi del settore in ambito online, eppure la modalità rimane piacevole e ben realizzata. Il titolo Eurocom ha una sua anima, una sua dignità e una sua linea videoludica ben precisa: non perdetelo di vista nel marasma degli FPS. Anzi, se ne avete l'occasione, provatelo col MOVE, su PS3, per un esperienza ancor più accattivante.

La rimodernizzazione degli scenari è piuttosto evidente.

Un minuto di silenzio per Eurocom e per l'ecatombe di software house che ha caratterizzato questa generazione ormai al tramonto.