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Settembre 1981: Galaga, Wizardry, Castle Wolfenstein, e hai detto niente | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A settembre del 1981 si manifesta in sala giochi Galaga, seguito di Galaxian con cui Namco innova in maniera abbastanza prepotente il genere dominante di quegli anni. Se la base rimane la solita di matrice "spaceinvadersiana", è il comportamento del boss a cambiare le carte in tavola quando usa un raggio traente per catturare l'astronave del giocatore e farla passare dalla sua parte. C'è però la possibilità di recuperarne il controllo e ritrovarsi con due astronavi affiancate, raddoppiando quindi la potenza di fuoco (ma anche le dimensioni del bersaglio per il fuoco nemico). Tutto questo genera una situazione di rischio e ricompensa che funziona a meraviglia ed è alla base del successo enorme del gioco.

Nel mentre, le sparatorie spaziali continuano a prosperare anche nelle case dei videogiocatori, con Asteroids che si manifesta su Atari 2600. Chiaramente, la riproduzione della grafica vettoriale vista in sala giochi non è possibile, ma l'approssimazione a base di pixelloni è dignitosa, il gioco è piacevolissimo e il "potenziamento" dato dalle tradizionali decine di modalità inserite nelle cartucce per VCS impreziosisce l'esperienza.

Sempre su Atari arriva uno fra i migliori giochi sportivi della console, Ice Hockey di Activision. Lo sport viene ovviamente molto semplificato, con appena due giocatori in campo per squadra (portiere e attaccante), ma ne risulta una grafica spettacolare, supportata da un gioco divertentissimo, soprattutto in multiplayer: abbattere brutalmente l'avversario è divertente allora come oggi.

Nintendo continua a sfornare Game & Watch come se piovessero, dominando un mercato, quello del gioco portatile, comunque florido anche per altri produttori. Settembre 1981 è il mese di Chef, in cui bisogna tenere costantemente per aria gli ingredienti contenuti nella padella. Delirante e delizioso.

Altra pietra miliare del mese è Wizardry: Proving Grounds of the Mad Overlord, primo episodio in una serie di giochi di ruolo che raccoglierà fama e fortuna per parecchi anni. Il gioco pubblicato da Sir-Tech su Apple II si distingue per una grandissima semplicità d'uso e leggibilità dell'interfaccia, senza per questo rinunciare a una profondità anzi notevole. Visivamente semplicissimo, Wizardry punta soprattutto sulle descrizioni testuali e offre un solo dungeon da esplorare ma è forse anche per questa sua essenzialità, e il conseguente modo in cui lascia lavorare la fantasia dei giocatori, che conquista un successo enorme e immediato.

Infine, settembre 1981 vede anche l'uscita di Castle Wolfenstein, gioco d'azione e avventura creato da Silas Warner per conto di Muse Software, pubblicato originariamente sulla linea di computer Atari a 8 bit e convertito in seguito su Commodore 64 e PC. Nel gioco si controlla una spia delle forze alleate imprigionata dai nazisti nei sotterranei del castello di, appunto, Wolfenstein e bisogna cercare di fuggire, esplorando di volta in volta una mappa generata proceduralmente. Castle Wolfenstein diventerà piuttosto popolare, godrà di un seguito diretto quattro anni dopo e verrà poi reinventato da id Software con Wolfenstein 3D. E, beh, il resto è storia.