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Frédérick Raynal, creatore di Alone in the Dark e Little Big Adventure, torna in pista | Annunci dall'ospizio

Ciao, volevo segnalarvi che sono a Dubrovnik per seguire il Reboot Develop Blue 2022 e, fra le altre cose, a pasturare nei corridoi della fiera c'è Frédérick Raynal. Stiamo parlando del mitico creatore di videogiochi francese che trent'anni fa (o giù di lì) se ne saltò fuori con quella roba incredibile, innovativa, tecnicamente e creativamente spettacolare che fu Alone in the Dark. A cui, insomma, Resident Evil e tutto il filone dei survival horror devono più di qualcosa. E poi, per sicurezza, ci regalò anche quei due gioiellini dei Little Big Adventure ma anche Toy Commander per Dreamcast, Non avevamo sue notizie dai tempi del fallimentare 2Dark, progetto che cinque anni fa, soprattutto a causa delle traversie produttive che portarono addirittura alla pubblicazione di un gioco incompleto, l'ha convinto ad abbandonare lo sviluppo di videogiochi. Ma a quanto pare ha deciso di rimettersi in pista ed è carichissimo.

A fargli tornare la voglia è stata la proposta di lavorare su Playdate, la famigerata console a manovella, per sviluppare Skew, bizzarro giochino in cui si controlla un velivolo facendogli frullare le pale, appunto, con la manovella. Skew nasce come spin-off di The Last Worker, altra produzione più che interessante di cui parleremo nel podcast sulla fiera.

Raynal s'è divertito come un bambino a tornare a programmare su un hardware minuto, con dei limiti, e soprattutto a lavorare da solo, senza dover gestire un team da trenta persone. Insomma, pur sottolineando di essersi divertito molto a lavorare nella robotica, ha ammesso che i videogiochi gli mancavano. E alla fine del suo intervento sul palco del Reboot, ha detto di stare lavorando su altri due o tre giochi per Playdate. Ma soprattutto, ha buttato lì con nonchalance di essersi mosso per mettere in cantiere anche cose più ambiziose e di stare progettando un survival horror e un gioco in VR. Insomma, abbiamo il creatore di Alone in the Dark che si ributta sul genere da lui codificato proprio nel momento in cui è stato annunciato un remake di Alone in the Dark.

In ogni caso, io a Frédérick ci voglio bene. È signore simpatico che va per i sessanta e dimostra ancora un entusiasmo (ritrovato) genuino per quel che sta facendo. Ed è una persona che ci siamo forse un po’ dimenticati ma per qualche anno ha dimostrato di saper essere all’avanguardia, e a cui dobbiamo molto. Tipo, non so, gli dobbiamo Resident Evil. Hai detto niente. Quindi attendo con ansia.