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Bulletstorm : Duke of Switch Edition - Always bet on Duke

Bulletstorm è un gioco che ha avuto una storia tanto interessante quanto immeritatamente sfortunata, ma era uno sparatutto fuori dal comune, ben fatto, con dinamiche di combattimento che svecchiavano un genere fin troppo stantio. Questa edizione speciale per Nintendo Switch riesce a catturare integralmente lo spirito originale, offrendo anche l’opportunità di giocare “al volo”.

La cosa che però mi ha più deliziato è che anche in questa versione è rimasta l’opportunità di giocare nei panni di Duke Nukem, e l’idea di poter interpretare un personaggio tanto sboccato ed estremo su una console Nintendo ha un fascino del tutto unico. L’implementazione non è delle migliori e a volte i dialoghi del Duca non si mischiano bene con quelli del resto dei personaggi, che rimangono pressoché identici. L’espediente narrativo utilizzato è che Duke si trova nei panni del protagonista ma nessuno degli altri si accorge del fatto che sia un’altra persona invece di Grayson Hunt, il protagonista regolare. C’è da dire che anche Grayson è un personaggio decisamente sopra le righe, ma andiamo: il Duca!

Il resto del gameplay è rimasto invariato, rimane il gunplay estremo basato su combo e azioni spettacolari. Usare la frusta energetica per attirare un nemico a mezz’aria, per poi calciarlo contro delle lance per impalarlo, non invecchia mai, assieme alle mille altre combinazioni che si possono attuare. Mantenere una certa creatività e variazione negli attacchi, poi, è una buona idea, perché permette anche di comprare aggiornamenti per le armi, inclusi gli attacchi speciali, che sono assolutamente fuori scala: basti pensare che l’attacco speciale del mitra di base è un attacco che scarica in un solo colpo cento proiettili contro un avversario, spesso riducendolo a un mero scheletro sanguinolento.

Ma i pregi di Bulletstorm non si fermano qui. La campagna è piena di momenti forse scriptati ma assolutamente spettacolari, come la prima fuga da un enorme ruota da guerra, o quando si pilota una sorta di dinosauro meccanizzato con un telecomando, facendo una strage.

Tutto oro quel che luccica? In realtà, per una volta, si. Bulletstorm è un gioco ben pensato, con una bella campagna, buona grafica, ottimo gunplay, sparatorie ben strutturate e divertenti. A dover cercare dei difetti a tutti i costi, forse, potrei dire che il rapporto con il coprotagonista mezzo cyborg è un po’ infantile, e che mi da fastidio il fatto che il gioco non finisca davvero dal punto di vista della trama, lasciando le cose aperte per un sequel che non si sa se verrà mai sviluppato, ma si tratta di fattori relativamente secondari, a fronte della considerazione più importante: il gioco diverte.

La conversione, infine, risulta più che valida. Il gioco è fluido anche nelle sue fasi più concitate e non ho notato rallentamenti di sorta, né in modalità portatile, né in modalità docked. La risoluzione rimane sui 1080p e ancorata ai 30fps nella visualizzazione su televisore, mentre scende a una non meglio precisata “risoluzione dinamica” in modalità portatile. In entrambi i casi, l’esperienza di gioco risulta ragionevolmente fluida e solo alcune texture sono meno definite rispetto a quelle della controparte “casalinga”

Lo consiglio per l’acquisto? Qui la risposta varia in base a una semplice considerazione: se si è già giocato a Bulletstorm o lo si possiede già su un’altra piattaforma. Nel caso lo si abbia già, ritengo che no, non abbia molto senso sborsare l’obolo richiesto per poter giocare anche sulla console Nintendo. Per carità, la conversione è ottima ma rimane pur sempre la “peggiore” edizione disponibile.

Se invece non si è mai giocato a Bulletstorm e si possiede Switch, sento di consigliare assolutamente l’acquisto: si tratta di un gioco unico. che offre un’esperienza di gioco che nessuno shooter attuale (no, neanche Borderlands 3) può eguagliare. Inoltre, per i fan di Duke Nukem è a sua volta un acquisto obbligato. Nonostante la presenza del Duca non sia implementata alla perfezione, è quasi scontato affermare che Bulletstorm è, assurdamente, il miglior gioco di Duke Nukem uscito ultimamente.

Ho sbloccato il gioco grazie a un codice per il download fornito dagli sviluppatori, procedendo poi a sterminare la popolazione indigena di un pianeta periferico con totale abbandono. Non ho un calcolo delle ore di gioco, ma realisticamente ci si può aspettare un intrattenimento della durata dalle sei alle otto ore circa, a seconda dei ritmi di gioco. Naturalmente, nessuno impedisce di rigiocare ad alcuni passaggi, ma trovo che come tipo di gioco non si presti molto a partite ripetute.