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Stelle randomiche con Between the Stars

Quando viene annunciato un nuovo gioco ad ambientazione spaziale, sono sempre curioso e piuttosto interessato: è, dopotutto, uno dei miei generi preferiti, come ho già dimostrato con la mia opinione su Evochron.

Between the Stars non poteva quindi che diventare un interessante blip sul mio radar e, dopo averlo provato in una versione ancora molto preliminare, posso dire che il mio interesse è già decisamente più che stuzzicato. Il gioco, che peraltro è attivo con una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, si presenta come un roguelike spaziale non del tutto dissimile a un altro meritevolissimo prodotto quale Everspace. La differenza sostanziale sta nel fatto che invece di un singolo caccia più o meno pesante, in Between the Stars si comanda una nave di grandi dimensioni e si devono gestire più a fondo le armi, l’equipaggio e anche i lati commerciali. Non manca, inoltre, la possibilità di farsi dare missioni o muoversi tra sistemi stellari, cosa che offre di fatto un’esperienza di gioco più ad ampio respiro.

Il sistema di controllo ricorda da vicino quanto si è visto in Starpoint Gemini o Rebel Galaxy: con i tasti WASD e alcuni altri si manovra la nave, decisamente poco agile, mentre il mouse gestisce la posizione delle torrette e la visuale, permettendo di sparare in una direzione diversa rispetto a quella in cui si sta muovendo l’astronave. A chiudere il cerchio vi sono una serie di abilità speciali legate ai moduli installati sulla nave, che permettono di diventare invisibili, lanciare missili nucleari o attivare funzioni avanzate, che avvantaggiano durante gli scontri coi nemici.

Nella demo che ho potuto provare, erano presenti anche brevi sezioni narrate in uno stile che ricorda i librogame, con descrizioni di una situazione e varie opzioni che concedono di decidere come comportarsi. Convincere una I.A. a suicidarsi (invece di massacrare me e tutta la mia squadra) è stato interessante, ma è ancora più interessante pensare che il gioco, di fatto, permette un livello di profondità notevole per il genere, con la possibilità di interpretare il personaggio e prendere decisioni più o meno articolate.

Venendo al personaggio, nella versione demo si può scegliere unicamente tra due, mentre nel gioco finale un nuovo capitano verrà generato ad ogni partita e, come in ogni roguelike che si rispetti, la morte sarà definitiva, costringerà a ripartire più o meno da zero.

La gestione dell’equipaggio, fra l’altro, è piuttosto complessa: ogni membro della plancia di comando può salire di livello e acquisire nuove abilità; inoltre, è possibile dare ai vari ufficiali dei compiti e se sono ambiti in cui se la cavano, si ricevono dei bonus. Ad esempio, se si deve raffinare un minerale, un bravo ingegnere permette di ottenere un maggior quantitativo di materiali rispetto a quanto potrebbe ottenere un tecnico alle prime armi.

Nella demo non ho potuto davvero vedere molto di più e si tratta in fondo di un prodotto ancora in una fase di progettazione piuttosto acerba. Ciò detto, però, Between the Stars è riuscito decisamente a catturare il mio interesse e mi auguro che la campagna Kickstarter degli sviluppatori abbia successo. C’è bisogno di giochi ambientati nello spazio, specialmente quando paiono interessanti come questo.