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Burly Men at Sea ti fa sognare tra i flutti

Ho ancora un vago ricordo, risalente a chissà quando, di Fotone e qualcun altro (Giacci, magari?) che durante una GDC di qualche anno fa mi raccontavano meraviglie di Burly Men at Sea. O forse non erano loro? Può essere che me lo sia sognato? Vai a sapere. E in fondo, questa visione un po’ a caso, un po’ sognante, un po’ leggenda, ci sta proprio bene. Il gioco è poi uscito su PC nel lontano 2016, ma oggi arriva su Nintendo Switch, perché che indie sei, oggi, se non stai su Nintendo Switch? E quindi eccomi qui, a giocarci fra l’altro per la prima volta, dato che poi su PC me l’ero perso, e a raccontarvi cosa mi è parso della versione Switch. Cosa mi è parso? Mi è parso che Burly Men at Sea è una roba veramente deliziosa e dovete giocarci assolutamente, però poi finisce che lo comprate, scoprite cos’è, ci rimanete male e venite a pestarmi. O forse no. Boh? Dai, vi metto qua il trailer, così ho tempo di rifletterci un attimo, riordinare le idee e, magari, fare un discorso coerente.

Il gioco è stato sviluppato da David e Brooke Condolora, che ci hanno lavorato durante un periodo di vita nomade e sono anche noti come lo studio chiamato Brain&Brain, che ha sede in un vecchio mulino nel territorio di Ozark, USA. Sul serio, è così che la raccontano nel sito ufficiale. Della conversione su Switch si è in realtà occupata Seaven Studio, ma insomma, il punto rimane: Burly Men at Sea nasce dalla mente di uno studio di sviluppo quantomeno particolare e, tutto sommato, si vede. L'idea è quella di un racconto sognante ispirato a miti, folklore, leggende (col senno di poi, questo gioco doveva recensirlo il Peduzzi) e ambientato nelle terre e nei mari scandinavi per pescare dall'immaginario di quei luoghi.

Ci si muove nei panni di tre marinai barbuti dalla corporatura particolarmente spessa (burly, appunto) e ci si ritrova impegnati in un viaggio fra gli oceani, per inseguire il classico messaggio recapitato da una bottiglia. Dopo una breve investigazione in paese, i tre partono in nave e finiscono per affrontare avventure surreali, incontrando ogni forma di creatura fantastica fra le tante che popolano i sette mari. Il tutto si sviluppa attraverso un'interfaccia da avventura grafica sui generis, con un sistema di controllo in stile punta e clicca ma senza particolari enigmi da affrontare. Ci si muove fra gli ambienti, si compiono – spesso inconsciamente – scelte su come far avanzare la storia e si pasticcia allegramente coi vari elementi del fondale, dando vita a interazioni che sono talvolta abbastanza fini a loro stesse, talvolta invece decisive per dettare il prosieguo del racconto.

Il quid del gioco emerge forse solo dopo aver completato un viaggio, cosa che è possibile fare in una mezz'oretta o magari anche un po' di più, se ci si sofferma molto a sperimentare. A quel punto, i tre marinai tornano a casa, archiviano le scoperte fatte e si ritrovano nuovamente in paese, pronti a salpare un'altra volta e ad esplorare altri percorsi lungo la misteriosa mappa del folklore locale. In sostanza, Burly Men at Sea propone un'avventura rigiocabile, che è possibile affrontare quante volte si vuole, variando il percorso o anche no, aiutati anche dal fatto che, dal secondo "giro" in poi, ci si ritrova direttamente pronti a partire, saltando quindi la parte iniziale di esplorazione del villaggio.

E il fascino del gioco sta, oltre che in una realizzazione audiovisiva clamorosa, con un stile delizioso, ricercato, buffo, adorabile, nella bellezza dell'esplorazione a tutto tondo. Avanzando fra i luoghi, si viene sepolti di piccoli eventi a sorpresa, momenti in cui si scopre la mitologia stipata nell'avventura accompagnati dalla splendida ricerca audiovisiva e dalla scrittura sintetica, semplice, ma azzeccatissima per linguaggio. Pasticciando nelle singole ambientazioni, si scoprono tanti elementi con cui interagire, una marea di piccole cose da fare in cui perdersi e lasciarsi andare a risate a denti stretti. Burly Men at Sea è un gioco strapieno di piccole cose da scoprire percorrendone i viaggi più e più volte o anche solo una piacevolissima avventura da gustarsi una volta e abbandonare placida in una bottiglia fra i ricordi. Certo, in quel caso diventa veramente breve. Ma insomma, fate un po' come vi pare.

Ho ricevuto un codice per il download su Switch da Seaven Studio e ho giocato a Burly Men at Sea completando l’avventura in un paio di sessioni, per poi proseguire a pasticciare con viaggi successivi. Il gioco è un piacere tanto in modalità portatile quanto spalmato sullo schermo grosso e prevede diversi sistemi di controllo, compreso uno che utilizza un singolo Joy-Con per muovere il puntatore tramite sensore di movimento. Burly Men at Sea è disponibile anche su Android, iOS, PC, PlayStation 4 e PS Vita.