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Old! #219 – Agosto 1977

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 3 agosto del 1977 vede la luce, in esclusiva nella catena di elettronica Radio Shack, il TRS-80 Micro Computer System, un computer desktop prodotto da Tandy Corporation. Il nome completo della macchina è Tandy/Radio Shack, Z-80 microprocessor, ma ovviamente finirà per essere chiamata da tutti TRS-80 e bona lì. Si tratta di uno fra i primi personal computer prodotti per il mercato di massa e fra i suoi punti forti ha il fatto di essere venduto direttamente assieme a un monitor. Fra le caratteristiche hardware, si segnalano il nuovo processore Zilog Z80 e 4K di RAM, che lo rendono sensibilmente più potente rispetto alla norma del periodo.

Per qualche anno il TRS-80 riscuoterà un successo notevole, battendo concorrenti più accreditati come il Commodore PET e l’Apple II, sicuramente per il vantaggio costituito dalla presenza in una catena diffusa come Radio Shack, ma anche grazie al prezzo di vendita particolarmente aggressivo, quantomeno se si considera appunto l’inclusione del monitor nel pacchetto base. Il TRS-80 vanterà una quantità di software enorme ma non conquisterà più di tanto il cuore degli sviluppatori di videogiochi per computer, che in quegli anni si affezioneranno soprattutto all’Apple II. La carriera della macchina avrà termine nel 1981 ma Tandy continuerà a produrre suoi eredi per parecchi anni.

Nello stesso mese, JVC porta sul mercato americano le VHS, uno standard di nastri magnetici per la riproduzione audiovisiva disponibile in Giappone da quasi un anno. Ha ufficialmente inizio la guerra con il Betamax, messo in commercio da Sony due anni prima e ritenuto da molti il supporto di maggior qualità. Nonostante questo, sarà JVC a vincere lo scontro e conquistare il dominio del mercato fra anni Ottanta e Novanta, quando Sony si rassegnerà a produrre essa stessa videoregistratori VHS e la produzione di Betamax finirà confinata ai soli settori in cui continuerà a riscuotere un successo minimo, per esempio Sudamerica e Giappone. Entrambi i formati, comunque, staranno a quel punto facendo definitivamente ciao ciao con la manina per lasciar spazio ai supporti ottici.