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La solida conferma di Deus Ex GO

Prima di essere affibbiato ai Pokémon, il suffisso GO era noto ai giocatori da smartphone per la linea mobile delle classiche ip di Square Enix. In origine fu Hitman GO, riproposizione in chiave “boardgame” a turni delle celeberrimi missioni dell’Agente 47; poi fu il turno di Lara Croft GO, un piccolo gioiello che, proprio come la serie classica Tomb Raider, coniugava con sapienza azione e puzzle sempre a turni, con uno stile grafico decisamente accattivante e livelli piuttosto impegnativi. Questa volta, probabilmente in supporto di Mankind Divided, è Deus Ex a ricevere il trattamento mobile, con risultati che confermano la bontà della linea GO.

Come per il pelato assassino e la procace archeologa, anche il cibernetico Adam Jensen è trasportato in un puzzle a turni, articolato in livelli dove dovrà far sfoggio delle sue abilità furtive. Come l'Agente 47, infatti, il biopotenziato è calato in un'avventura dove lo stealth è quasi sempre la soluzione e l'approccio frontale ai nemici si traduce in un'immediata sconfitta. Se ciò potrebbe far storcere un po' il naso agli appassionati storici della saga inaugurata da Warren Spector, che fa della libertà di approccio uno dei suoi punti di forza, d'altro lato credo sarebbe stato un lavoro improbo rendere la molteplicità di risoluzioni tipica di Deus Ex nel contesto simile dei giochi GO di Square-Enix.

Qualcuno potrebbe restare anche parzialmente deluso dalla piccolissima estensione dei livelli, decisamente più concisi di quelli apprezzati nel precedente Lara Croft GO. La compattezza degli stage fa però da contraltare a enigmi - sempre a turni - piuttosto cervellotici sui quali, a meno di non essere dei geni che nemmeno il Piccolo Grande Mago dei Videogames, sarà spesso necessario spendere molti minuti prima di trovare la soluzione più adeguata.

Rispetto ai due precedenti GO, inoltre, l'aspetto grafico può apparire sotto tono. Non tanto per realizzazione tecnica, quanto per una scelta stilistica che, per la prima volta nella recente storia di questa serie mobile, non si distacca per nulla da quanto visibile nel suo gioco ispiratore. Una mancanza di inventiva che però si accompagna a una notevole pulizia visiva e a un gioco che, per lo meno sul mio iPhone 5s, scorre via con estrema scioltezza.

I nemici sono sia organici che robotici.

Piccoli nei, questi, che però non intaccano il valore di un'opera che risulta, a fronte del costo di circa cinque euro, un'ottimo modo per trastullarsi con lo smartphone videogiocando, sia che si preferiscano brevi sedute "da cesso", sia che si punti su sessioni più lunghe. I brevi livelli sono tutti ben curati, il grado di difficoltà si impenna con piacere verso il trentesimo degli oltre cinquanta stage (a cui si aggiungono sfide giornaliere) e il gioco sa aggiungere con sapienza nuovi elementi di volta in volta, aggiungendo e talvolta anche stravolgendo convinzioni di "gameplay" che il giocatore ha fatto proprie qualche stage prima.

Oltre a doversi muovere con sapienza su una mappa fatta di segmenti e nodi, cogliendo i nemici impreparati o attirando i soldati per liberare la strada, Adam Jensen dovrà anche raccogliere dei potenziamenti in grado di renderlo invisibile per una manciata di movimenti o di attivare a distanza terminali di hacking che permettono di aprire nuove strade, modificarne di vecchie o utilizzare torrette automatiche al proprio scopo. Deus Ex GO riesce incredibilmente bene nel concentrare tante sfaccettature del puzzle solving in livelli a volte davvero microscopici, dove, però, la mancanza di movimento si traduce spesso in maggior richiamo al pensiero strategico. Un paio di volte ho ricorso agli aiuti in game, che di fatto completano il livello al posto del giocatore, per scoprire alcune tattiche che il gioco non spiega da sé;  ogni volta che Adam si muove, anche molti avversari si muovono con lui, e spesso alcuni obiettivi sono raggiungibili soltanto portando i nemici in determinate zone della mappa.

Lo stile grafico è semplice ma pulito.

Insomma, Deus Ex Go è la nuova conferma di una serie di giochi che sa trasportare, con i dovuti accorgimenti, elementi di diverse serie creando titoli tra loro simili ma sempre unici. Non avrà la "pienezza" di un Lara Croft GO, il mio preferito del trio, né ovviamente l'originalità e la sensazione di novità di Hitman GO, ma rimane comunque una buona aggiunta nella libreria dei vostri smartphone. A patto, ovviamente, di non soffermarsi sull'orrenda storia, quasi un insulto a quanto proposto, di volta in volta, dai vari Deus Ex "maggiori".

Ho giocato a Deus Ex Go sul mio iPhone 5s, pagando i 4,99 € di tasca mia e arrivando al quarantacinquesimo livello, con una manciata di stage a separarmi dai titoli di coda. Però il cervello comincia a fumare, saranno i miei microchip del pensiero laterale in surriscaldamento.