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Old! #187 – Dicembre 1976

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A dicembre del 1976, Radofin mette in vendita il 1292 Advanced Programmable Video System. Di che si tratta? Di una console che aderisce a uno standard di software compatibile, che verrà supportato da una dozzina di altre macchine messe in vendita da diversi produttori, in giro per l’Europa, a cavallo fra anni Settanta e anni Ottanta. In questo senso, se vogliamo, il sistema in questione è un po’ il babbo del 3DO.

La compatibilità del software fra le varie macchine che seguiranno lo standard, comunque, non sarà sempre assoluta, a causa delle caratteristiche “fisiche”. Pur essendo infatti il software sempre compatibile, le varie console si presenteranno con forme e dimensioni diverse, anche per la fessura di inserimento delle cartucce, esse stesse conseguentemente variabili nell’aspetto.

Fra le caratteristiche della console, poi, si segnalano un alimentatore interno, che all’epoca non è esattamente la norma, una CPU da 4,43 MHz e la capacità di visualizzare quattro sprite colorati. Le prime cartucce si presentano con ROM da ben 2 KB, mentre in seguito ne arriveranno addirittura da 8 KB. Potenza!