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The Wonderful 101: tutti per uno, non ci batte nessuno!

The Wonderful 101: tutti per uno, non ci batte nessuno!

Prendete una manciata di idee brillanti, un gruppetto di personaggi divertenti e mischiateli a un concept ben collaudato. Aggiungete una moltitudine di boss giganteschi e più o meno dovrebbe venire fuori qualcosa che ricorda l'ultima fatica di Platinum Games. The Wonderful 101 è un esemplare esercizio di stile. Sotto la maschera (è il caso di dirlo!) di un prodotto colorato e puccettoso, si nasconde un gioco infame, dal gameplay profondo e pieno di sfaccettature: qualcosa a cui comunque, nel corso degli anni, gli ex Clover Studio ci hanno abituato. Era dai tempi dell'indimenticabile Viewtiful Joe che Kamiya non faceva indossare alle sue creature la tipica tutina da super eroe, ma questa volta gli eroi sono una moltitudine...

L'avventura si apre a Blossom City, quando improvvisamente un attacco alieno turba la vita tranquilla dei cittadini. Sfortunatamente non è la prima volta che accade, ma proprio per questo motivo la comunità è ben pronta a reagire. Esiste infatti un reparto speciale di eroi votati alla difesa dell'umanità, che traggono i loro poteri da speciali ciondoli. Cominciamo nei panni del logorroico Wonder Red, che ben presto diventa il leader del nostro gruppo di eroi. Benché il titolo parli di 101 super uomini, in realtà i personaggi chiave dell'avventura sono poco più di una manciata: Wonder Red, Blue, Pink, Yellow, Green, White e Black. A questi si aggiungono normali cittadini che, una volta tratti in salvo durante le nostre scorribande, entrano momentaneamente a far parte dei wonderful 100 (il 101° è il giocatore). Ed è proprio sul concetto del gruppo che poggiano le fondamenta di tutto il gioco.

La loro forza sta nel potersi unire per creare armi o utensili enormi. Questa tecnica viene definita "morfounione". Ogni trasformazione è legata ad un simbolo specifico che dobbiamo tracciare... Sul touch screen, direte voi! E invece no! Con lo stick analogico destro, proprio come in Okami. L'ampiezza delle dimensioni dei simboli che tracciamo determina anche il numero degli eroi del team che impieghiamo nella fusione. Questo è molto importante, perché se da una parte possiamo decidere di destinare ogni singolo membro a nostra disposizione all'edificazione di un'arma più grande (e quindi più efficace), dall'altra possiamo scegliere di costruirne due più piccole. Anche questo è un dettaglio determinante, poiché, per quanto la cosa potrebbe sembrarvi inutile, in realtà ha perfettamente senso. Progredendo nel gioco comincerà a diventare indispensabile unire più attacchi contemporaneamente, se vogliamo sbrogliarci dagli impicci, ad esempio rallentando i movimenti di un nemico in un modo mentre lo colpiamo in un'altro. Inoltre, subendo danni dagli avversari, oltre a perdere energia, i nostri partner vengono sparpagliati come formiche per lo scenario, costringendoci ad andarli a raccattare un po' ovunque se non vogliamo accontentarci di menare le mani senza il loro supporto per il tempo necessario che impiegano a riunirsi autonomamente.

Quello che ad uno sguardo molto distratto potrebbe sembrare un semplice beat 'em up dalla visuale bizzarra rivela da subito il suo punto di forza. Fatta eccezione per i pochi classici sfigati messi li a prendere solo botte, e magari elargire Astronaggi (la valuta del gioco che ci permette di acquistare oggetti e nuove abilità), generalmente ogni situazione e ogni nemico nel gioco sono studiati per fare largo uso dei poteri dei Wonderful 100. Per respingere un attacco elettrico o un laser, dovete essere pronti a tramutarvi in spada, per respingere un attacco violento, dovete puntare sul budino, o formare una frusta per sottrarre uno scudo al nemico. Naturalmente questi sono solo alcuni esempi, ma nel gioco c'è molto di più, e onestamente non mi pare il caso di rovinarvi il gusto di scoprirlo.

La varietà delle situazioni proposte da The Wonderful 101 non sta solo nelle morfounioni però. Il team creativo di Kamiya si è veramente dato da fare per inventare situazioni originali per creare puzzle ambientali fuori dagli schemi. Uno su tutti, il classico cubo da spostare su un percorso delimitato da crepacci. In questa situazione entra in gioco anche il gameplay asimmetrico tra gamepad e televisione. Infatti, una volta infilatici nel sopracitato cubo, mentre lo schermo della TV continua a mostrare l'immagine dell'ambiente esterno, all'interno del controller di Wii U controlliamo i nostri eroi manovrando la struttura a suon di cazzotti. In aggiunta a queste varianti, in più di un occasione veniamo catapultati alla guida di mezzi esterni e, super spoiler, verso la fine anche un robot in una sfiziosa sezione che omaggia in tutto e per tutto il grande Punch-Out!

Dove però The Wonderful 101 da il massimo della soddisfazione è negli sconti con i mega boss. Le generose dimensioni dei nemici sono ulteriormente accentuate dal fatto che noi nello schermo siamo un mucchietto di minuscoli personaggini. Ci troviamo quindi nella maggior parte dei casi a correrci sopra, o a dover trovare il sistema di introdurci al loro interno (entra dunque nuovamente in gioco il nostro intelletto). Tutto questo in un tripudio di azione, esplosioni e cutscene galvanizzanti! Platinum Games ha infatti saputo essere maestra anche questa volta, creando non solo una nutrita quantità di personaggi differenti, ma anche tantissime gag divertenti.

Sul piano estetico, The Wonderful 101 dispensa stile cartoonesco in quantità industriale. La grafica pulita e coloratissima fa uso solo di qualche shader per rendere lucide le superfici e qualche distorsione qui e la, mentre il frame rate è inchiodato sui 60 FPS. Nonostante ciò, in qualche occasione l'azione risulta un po' troppo caotica, ma la cosa è dovuta soprattutto alla quantità di nemici su schermo, all'inquadratura e alle minuscole dimensioni della nostra squadra. Giocato a livello normal il gioco è abbastanza impegnativo e mi è capitato di morire in parecchie occasioni, ma viene permesso di continuare immediatamente dal punto in cui siamo morti, rendendo quindi la sfida un po' meno interessante.

Oltre alla modalità storia è possibile affrontare alcune missioni a tempo, sia in singolo che in coppia di una amico che impugna telecomando Wii e Nunchuck. Purtroppo, essendo pieno agosto e avendo steso il testo qui presente tra Genova - Milano - Siena e Napoli, non ho potuto effettuare i test del caso con il multiplayer, ma posso sempre aggiungere un paragrafino in seguito, se ne dovesse valere la pena. Come già detto nell'anteprima della settimana scorsa, è possibile giocare l'intera avventura nel Gamepad del Wii U, pagando il piccolo scotto di dover di tanto in tanto giocare con due immagini (quella che dovrebbe essere nella TV e quella che visualizzate nel PAD) nei pochi pollici a disposizione del controller.

In soldoni: The Wonderful 101 è un bel gioco che diverte sia per il suo carattere sopra le righe, che per il suo gameplay ben strutturato. Grazie al sistema di continue che penalizzano il punteggio ma non il progredire del giocatore, può essere portato a termine un po' da chiunque senza troppa frustrazione, ma allo stesso tempo, se vorrete padroneggiare bene tutta la sua tecnica e realizzare un perfect score, troverete pane raffermo per i vostri denti.

Ho giocato The Wonderful 101 grazie a un codice per il download da eShop fornito da Nintendo. Per portare a termine l'avventura, mi ci sono volute una quindicina abbondanti di ore, e nonostante il gioco mi sia piaciuto un sacco, mi sembrava non finisse mai, complice il fatto che volevo finire di scrivere la recensione prima di partire per le ferie. Invece sono le 3:11 di Sabato 17, tra poche ore dovrò rimettermi in viaggio e sono qui che controllo le ultime correzioni dopo essermi appena reso conto che ho scritto tutto sull'iPad e, non avendo Wi-Fi a mia disposizione, dove mi trovo ora, dovrò trascrivere ogni cosa su iPhone per mandare il testo via mail a giopep che lo pubblicherà poi al posto mio...

Voto 8,5

Colonel Campbell's Art Soup #24

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Old! #26 – Agosto 1983

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