Outcazzari

Mario & Sonic ai bagni pubblici di Sochi

Mentre Twitter si arrotola attorno alla foto dei bagni pubblici di Sochi, io mi arrotolo attorno alla recensione di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014. Che volete farci, ognuno ha i suoi problemi da primo mondo a cui pensare. Io, nello specifico, ho il problema di aver sempre amato i videogiochi dedicati alle Olimpiadi, fin da quando trascorrevo i pomeriggi da piccolino sfondando i joystick di Commodore 64 prima e Amiga 500 poi, nel tentativo di battere questo o quel record e mi meravigliavo di fronte alla tecnica dell'accendino con cui gente migliore di me staccava tempi da capogiro a Track & Field nella sala giochi che per qualche tempo è stata presenza fissa del quartiere in cui vivevo. Quel periodo fantastico, tutto vesciche e soldi buttati via dall'elettricista in via Uruguay per comprare nuovi joystick, ha visto tanti protagonisti: Decathlon, Winter Games, The Games assortiti e assurdità varie di contorno tipo California Games (ce l'avevo su Sega Master System!), Fiendish Freddy's Big Top O'Fun (il circo!), World Games (il lancio del tronco!) e quel gioco della scuola militare per Amiga 500 che non era Combat School e di cui sicuramente qualcuno saprà dirmi il titolo nei commenti. Poi, lo ammetto, un certo periodo di vuoto, ma anche una nuova grande esplosione d'amore con Athlete Kings e Winter Heat su Sega Saturn, con tanto di multitap (e svariati pad!), e una discreta forma d'odio per il gioco ufficiale delle olimpiadi di Sydney 2000 su PlayStation 1 e per i vari Track & Field brutti usciti nello scorso decennio. Insomma, io e i giochi delle Olimpiadi ci vogliamo bene.

http://youtu.be/VMb9EvmR8Q0

Se poi ci aggiungiamo la mia fastidiosa tendenza a divertirmi pasticciando coi giochi legati al motion control, è finita. Tipicamente mi appassionano per un pomeriggio o poco più, ma mi piace sempre metterci le mani, provarli, capire cosa funzioni e cosa no. Tant'è che, fra una cosa e l'altra, finisco spesso per recensirli. Ricordo ancora quando mi sparai praticamente tutta la lineup di lancio di Kinect. Ah, le grandi soddisfazioni. E ovviamente, quando Nintendo e Sega hanno messo assieme Mario & Sonic per le Olimpiadi di Pechino, ho alzato un paio di sopracciglia e mi sono trovato a recensire quella loro prima uscita di gruppo su Wii, trattandola per altro piuttosto bene, pur mostrando forte intolleranza per la scelta – secondo me assurda – di imporre il gioco in singolo per sbloccare gli eventi da utilizzare in multiplayer. Ma, dico io, ti pare che uno compra il gioco delle Olimpiadi per usarlo con gli amici e si deve sucare la DIVERTENTISSIMA "campagna" single player per poterlo fare? Quanta cretinaggine.

Comunque, quella prima uscita riscosse un successo che levati e nacque ufficialmente una nuova serie, che da allora a oggi si è presentata puntuale in corrispondenza di ogni nuovo evento olimpico. O quasi. In realtà, Nintendo e Sega, forti della saggezza di chi sa come mungere la mucca, portano sempre nei negozi il loro gioco olimpico al termine dell'anno che precede l'evento, per sfruttare al massimo le festività natalizie, senza comunque perdersi poi tutta la fase in cui sale la fotta per l'arrivo delle competizioni e, ovviamente, cavalcare l'onda della settimana cruciale. La tecnica, in linea di massima, ha sempre funzionato e i milioni di copie vendute non sono mai mancati, anche se vale la pena di sottolineare un trend calante mica da ridere: pur con tutte le pinze del caso che è lecito utilizzare nel maneggiare i dati di VGChartz, a fronte dei quasi otto milioni piazzati su Wii e cinque su DS della prima uscita, le cifre si sono pressoché dimezzate per le due successive (Vancouver 2010 e Londra 2012) e il gioco di cui vado a parlare oggi sembra stare vendendo poco anche per gli standard di Wii U. Siamo già al viale del tramonto? Chi lo sa? Magari tutti hanno fatto come me e hanno aspettato che arrivassero davvero le Olimpiadi per metterci le mani sopra. A parte il fatto che se tutti han seguito il mio esempio, beh, ti credo che ha venduto poco, dato che il gioco l'ho scaricato grazie a un codice ricevuto da Nintendo. Ma non sottilizziamo.

http://www.youtube.com/watch?v=SZmJHld4OCQ

Comunque, Mario & Sonic alle Olimpiadi invernali di Sochi è bene o male il gioco che è lecito attendersi: un multievento che riunisce i personaggi buoni e cattivi delle due saghe all'insegna dello spirito olimpico e del volemose bene, tutti uniti per trionfare in un'orgia d'amore per lo sport. Il target principale è evidentemente quello delle famiglie e dei più piccini, lo si vede dalla direzione artistica, dall'ansia di far uscire i tutorial dalle fottute pareti e dalle meccaniche estremamente semplici di ogni evento sportivo incluso, ma nel complesso c'è il potenziale per far divertire in maniera spensierata tutti quanti e si nota anche un certo tentativo di garantire profondità strutturale.

Il giocatore solitario può divertirsi con uno story mode estremamente semplice, ma dignitoso, nel quale si affrontano tutte le discipline presenti in ordine semi-fisso, con squadre di atleti pre-selezionate, tentando di conquistare la coppa finale. Durante il percorso, se si è collegati online, può capitare che s'intrometta il "ghost" di qualcuno dalla propria lista amici e ci si ritrovi a doverne affrontare la rielaborazione sotto forma d'intelligenza artificiale. È un'idea simpatica, che movimenta il tutto e va a integrarsi nel buon lavoro fatto per dare un senso di presenza online e comunità forte. Inoltre, in generale, la modalità offre una sfida dignitosa a livello di difficoltà normale. Nulla di clamoroso, ma quantomeno non si ritorva la facilità disarmante di un Mario Party: Island Tour. Alla modalità "campagna" si aggiungono poi l'opportunità di affrontare le singole discipline, una sezione che integra delle domande a cui rispondere prima di gettarsi in pista e il multiplayer online.

Tutti insieme appassionatamente.

Chiaramente è possibile affrontare il gioco in compagnia anche in locale, ci mancherebbe, mescolando l'utilizzo di GamePad e Wiimote, ed è evidente che quello rimane il focus principale, con ottimi risultati quando si decide di far baldoria in quattro giocatori. L'impegno sul fronte online, però, una volta tanto, rallegra lo spirito. Il sistema di classifiche e collegamenti incrociati di tempi e punteggi funziona bene, con un continuo segnalare quanto combinato dagli amici e avvisare quando i propri record vengono battuti, oltre alla possibilità di scaricare i ghost delle presetazioni altrui e al "notiziario" su più canali consultabile dal GamePad. E poi c'è la bella idea di organizzare le classifiche su base mondiale, con l'esito dei match online che va ad influenzare la posizione della propria nazione nel ranking globale.

Non mancano, però, i limiti, da ricercare in una sovrastruttura per l'online deficitaria: è possibile organizzare partite coi propri amici, ma non c'è traccia di lobby e comunicazione vocale e, soprattutto, sono disponibili solo quattro discipline per il gioco online. Questa scelta, quali che siano i motivi che l'hanno generata, è ai limiti del criminale, un po' perché quattro su diciotto totali sono davvero poche, un po' perché delle escluse fanno parte alcune fra le più divertenti e, soprattutto, fra le più adatte al multiplayer.

Niente hockey online, maledizione!

Passando per l'appunto alle discipline vere e proprie, il gioco si divide fra riproduzioni più o meno realistiche dei vari sport olimpici (sci, pattinaggio, snowboard, slittini, hockey e derivati assortiti) e varianti "fantasy", che propongono arene all'insegna dell'assurdo, bonus, potenziamenti, ostacoli e varie amenità. Le prove più "simulative" propongono comunque sempre versioni all'acqua di rose dei differenti sport, cosa che ovviamente funziona bene per la natura del gioco ma può lasciare con un po' d'amaro in bocca l'appassionato che preferirebbe qualcosa di più complesso. A quel punto, meglio gettarsi sulle prove "fantasy", che in un paio di casi sanno offrire trovate davvero divertenti.

Nel complesso, le varie discipline funzionano, sono semplici e divertenti, anche se, in linea di massima, va detto che funzionano molto meglio quelle che si appoggiano esclusivamente sul GamePad (lo snowboard, per esempio) o sui controlli tradizionali (l'ottimo hockey). Il Wiimote, infatti, anche nella sua variante Motion Plus, mostra una certa imprecisione e soprattutto una forte tendenza a perdere la taratura nel bel mezzo delle gare più tese, costringendo a mettere in pausa ed effettuare nuovamente la calibrazione (o a lanciare il controller dalla finestra in preda alla rabbia). Complessivamente, come in tutti i giochi multievento, ci sono alti e bassi e ognuno finirà per preferire questa o quella prova, ma è un po' un peccato che una buona fetta delle discipline, pur essendo azzeccata sulla carta, venga un po' rovinata dal sistema di controllo.

Però il curling è una ficata.

Se c'è un singolo sport su cui si è lavorato bene, comunque, è il curling, sorprendentemente divertente e molto, molto azzeccato nell'implementazione di un sistema di controllo che fra l'altro sfrutta in maniera estensiva sia il Wiimote sia il GamePad, con un'ingegnosa sezione di gestione tattica. In generale, però, i limiti nella risposta ai comandi riscontrabili su diverse discipline e la siccità di prove per il multiplayer online rappresentano due problemi non da poco, abbastanza sconfortanti e che impediscono di passare sopra a quella mancanza di nuove idee che tutto sommato è anche un po' congenita in questo genere di produzioni. Ed è un peccato, perché per il resto il gioco è stato assemblato davvero bene e mostra anche un buon lavoro sul fronte degli extra.

Staccando punteggi e tempi di livello, infatti, è possibile sbloccare una quantità notevole di materiale dedicato ai fan di Sonic e Mario e ritrovarsi sommersi da musiche e costumi assortiti. Questo aspetto, unito alla capillarità dell'integrazione col sistema di classifiche e ghost e al divertimento che alcune prove riescono comunque a dare, mette addosso quella fastidiosa sensazione di "macheccazz" tutta impregnata di occasione sprecata. Certo, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014 non è un disastro, ha i suoi buoni momenti e alla fin fine potrebbe accontentare il pubblico non troppo esigente che rappresenta il suo target principale, ma l'amaro in bocca rimane forte.

Ho scaricato Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014 dall'eShop grazie a un codice per il download fornitomi direttamente da Nintendo Italia. Il codice è arrivato a fine ottobre, ma una cosa tira l'altra, le Olimpiadi erano lontane, il ginocchio faceva contatto col gomito, c'erano le feste di Natale, ho aspettato troppo e alla fine ho deciso che mi ci sarei messo all'arrivo delle competizioni in quel di Sochi. E quindi eccomi qui, forte di un paio di settimane di gioco, a dirvi la mia sulle imprese olimpiche di Mario e Sonic.

Voto: 5,5
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