Outcazzari

I giovani su Twitch

I giovani su Twitch

Siamo più o meno al primo anniversario di quando abbiamo cominciato a usare regolarmente Twitch per registrare i nostri podcast e, nel complesso, per quelle che erano le aspettative, le ambizioni e le speranze, mi ritengo soddisfatto. Riusciamo a proporre almeno tre dirette fisse a settimana più qualche extra, abbiamo il nostro circoletto di amici che passa a trovarci ogni volta e contribuisce alla chiacchiera, si è senza dubbio confermato come un metodo alternativo piuttosto comodo e affidabile per registrare i podcast e tra l’altro gli abbonamenti si sono aggiunti ai vari metodi (li trovate riassunti in fondo a questa pagina) in cui chi ci segue contribuisce come può nel permetterci di portare avanti Outcast senza doverci rimettere nulla più che un po’ di tempo libero. A proposito, grazie.

Quello che non siamo (ancora?) riusciti a fare, nonostante lo ipotizzassi nel mio editoriale di un anno fa che ho linkato là sopra, è ideare e proporre contenuti pensati espressamente per Twitch, magari accompagnando il tutto con una bella tirata a lucido del canale e una presentazione più curata nei piccoli dettagli. Non che manchi la voglia, anzi, se ne è chiacchierato in più occasioni nelle nostre chat redazionali su Slack, ma si torna sempre alla faccenda che Outcast non è il progetto di un singolo che ha deciso di dedicarvi le sue giornate lavorative nella speranza di trasformarlo in una carriera ma l’isola felice su cui si esprime un gruppo variegato di gente in accordo con le rispettive passioni, disponibilità, voglie. E insomma, non ha neanche senso provare a mettersi in concorrenza con chi queste cose le fa “sul serio”. Continueremo a farle come piace a noi, inseguendo ciò che ci piace fare, trovando il tempo di farlo e provando ad assecondare i desideri di chi ogni tanto ci chiede di aggiustare un po’ il tiro.

Il nostro impegno, quindi, al momento rimane quello attuale delle registrazioni dei podcast, senza far promesse particolari: l’Outcast Popcorn settimanale il lunedì alle 14:00, Outcast Weekly il martedì alle 14:00, l’alternanza fra gli Outcast Popcorn “retro” e i Retroutcast il giovedì alle 21:30, le registrazioni estemporanee degli altri podcast alla quando capita. Che, per altro, è comunque il doppio degli appuntamenti fissi rispetto a quelli da cui eravamo partiti. Noi ci stiamo divertendo un sacco, spero anche voi che ci seguite, fra mematori folli nel gruppo su Facebook e commentatori immancabili sul canale. Continuiamo così.

Nel mentre, arriva marzo, arriva la Game Developers Conference, che purtroppo seguiremo ancora una volta da casa perché, insomma, il momento è quello che è. Qualche mese fa mi immaginavo che avere accesso alla GDC nella comodità domestica sarebbe stato fantastico ma il duro impatto sul muro della realtà mi ha spiegato che non lo è. Certo, poter gestire i contenuti a piacere e con accesso totale è comodo, ma la verità è che quando vai alla GDC di persona dedichi una settimana a seguirla come si vede, mentre quando è la GDC a venirti a trovare a casa devi scovare i ritagli di tempo per darle retta fra le pieghe delle tue attività quotidiane. E non è semplice. Ancora meno se, come l’anno scorso, la organizzano in piena estate. Ma non importa, perché il lavoro che per anni abbiamo fatto sulla Game Developers Conference è e rimane uno fra i nostri contenuti che preferisco e ci tengo a mantenere la tradizione, quindi aspettatevi “cose” per le prossime settimane. Per la prossima settimana, invece, aspettatevi la nuova Cover Story, allineata come forse non mai all’anzianità che ci pervade tutti.

Vi ricordo che Outcast è un progetto assolutamente gratuito ma, se vi piace quello che facciamo, potete darci una mano a sostenere le spese fisse e ad affrontarne di occasionali donando tramite PayPal, supportandoci su Patreon, abbonandovi su Twitch, inserendo “outcastlive” al checkout su Epic Games Store, acquistando tramite i link convenzionati ad Amazon Italia o magari addirittura comprando i capi d’abbigliamento di Outcast. In ogni caso, qui è dove vi ringraziamo uno per uno.

That ‘70s Outcast | Cover Story

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Senza indizio è senza vergogna. E si diverte tantissimo

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