Outcazzari

Old! #249 – Marzo 1998

Old! #249 – Marzo 1998

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 19 marzo del 1998, si manifesta su PC Descent: FreeSpace – The Great War, anche noto come Conflict: FreeSpace – The Great War e FreeSpace. È il nuovo esponente di un genere, quello dei simulatori spaziali, che in quel periodo sta lanciando le sue ultime cannonate, prima di andare a spegnersi col cambio di millennio. Sviluppato da una Volition ancora ben lontana dalle assurdità di Saint's Row, il gioco si distingue per una narrazione molto coinvolgente, un'intelligenza artificiale di spessore e degli incrociatori stellari abnormi, che rendono certe missioni davvero spettacolari. Nonostante qualche critica al multiplayer, il gioco verrà accolto con entusiasmo da critica e pubblico, otterrà un seguito appena un anno dopo e verrà perfino convertito su Amiga.

Il 31 marzo, invece, tocca a Starcraft, variante sci-fi di Warcraft, non a caso basata su una versione modificata dell'engine di Warcaft II. Lo sviluppo del gioco segna fra le altre cose un passo importante anche perché vede l'esordio del dipartimento "cinematografico" di Blizzard, interamente dedicato alla creazione delle loro spettacolari sequenze animate. Starcraft introduce l'utilizzo di tre razze radicalmente diverse, considerato come una novità realmente rivoluzionaria, e spazza via tutto quanto, mangiandosi la scena degli RTS, diventando un fenomeno di livello mondiale, espandendo a dismisura la portata del servizio Battle.net, dando sostanzialmente origine alla scena del pro gaming coreana e conquistandosi una longevità pressoché infinita. Ci vorranno dodici anni per vedere un seguito e sarà di nuovo un successo clamoroso. Nel 2017, invece, Blizzard riproporrà il gioco originale in versione rimasterizzata.

Outchiacchiere - Il trailer di Avengers: Infinity War

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Racconti dall'ospizio #118: Black Tiger, il Dark Souls del 1987

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