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Palline? Gotcha Racing'em all!

Palline? Gotcha Racing'em all!

Gotcha Racing è un giochino molto più profondo, raffinato e assuefacente di quanto le sue puerili apparenze potrebbero lasciar pensare. Vuoi per le meccaniche collegate alle capsule (quelle che una volta, qui da noi, costavano poche lire e dentro c'avevano l'immagine del ciclista d'altri tempi), vuoi per l'utilizzo inconsueto – almeno in ambito racing – del doppio schermo del 3DS o vuoi per tutta la strategia necessaria per primeggiare… Gotcha Racing è un giochetto che si pone esattamente a metà tra il "Vai a sapere" e il "Frechete". Dipende da quanto vi piacciono i giochini di guida dall'alto o da quanti arrosticini riuscite a mangiare (senza pane). E vuoi anche perché io a Natsume, vai a sapere perché, gli vorrò sempre un gran bene. Anzi, lo so perché: Afrika. Ma bando alla savana, vai con la recensione.

Si fa presto a descriverlo: Gotcha Racing è un racing game con visuale dall’alto, imperniato sull'acquisto reiterato e sempre gioioso di palline a sorpresa che servono per migliorare le prestazioni della propria scuderia. Le palline, tanto per essere chiari, dischiuderanno componenti di volta in volta sempre più potenti e utili per assemblare auto più veloci, primeggiando in strada. I primi distributori di palline dispenseranno sempre gli stessi tre o quattro elementi (motori di varie cilindrate, gomme più o meno usate, alettoni e sospensioni), ma con il tempo e con le vittorie, si avrà accesso a distributori di ben altra caratura, latori di componenti da leccarsi i baffi. Il sistema di palline congegnato da Arc System Works fa di Gotcha Racing un prodigio (vedete voi se in senso positivo o negativo) di backtracking. Mi spiego. I soldi non saranno mai abbastanza e non avanzeranno mai. O quasi mai. La tentazione di acquistare nuove palline, anche solo per il gusto di sgusciarle e svelare il loro contenuto, è una roba che gioca su retaggi infantili (nel senso positivo) ai quali è impossibile resistere. Per guadagnare soldi, però, è necessario gareggiare. Per vincere e ottenere soldi, sono necessarie palline. E per ottenere palline, gareggiare e vincere, è necessario un parco auto di tutto rispetto, con auto di volta in volta adatte alla competizione, assemblate ad hoc (tramite menu semplici, essenziali e funzionali). E così si entra in un circolo vizioso, ma al contempo delizioso, in cui – almeno inizialmente – ci si ritrova a correre più o meno sempre le stesse tre o quattro gare (per un totale di 12 piste per 6 livelli), per battere cassa ed espandere/allestire/riordinare il proprio garage. Prima, ovviamente, di passare a nuove categorie.

Tutto, insomma, ruota attorno al parco auto assemblato/combinato, che dev'essere il più veloce, raffinato e "performante" possibile. E tutto, ovviamente, ruota attorno alle palline e ai distributori di palline, fino ad avere un 3DS pieno di palle e palline.

Frechete.
Frechete.

Dunque, Gotcha Racing è un gioco molto più complesso e profondo rispetto alle sue colorate apparenze. Non è propriamente difficile, ma è senza dubbio un racing game gestionale caratterizzato da una curva di successo (esiste?) davvero lunga, eppure mai (o quasi mai) sfiancante. Potrebbe durare mesi, se non anni. Okay, mesi è più realistico.

Per quel che riguarda il gameplay, Gotcha Racing non fa miracoli, ma non si fa neppure odiare. Il doppio schermo del 3DS è utilizzato a tutto campo, bisogna guardare con la coda dell'occhio quello inferiore (che mostra l'auto controllata) e stare attenti a quello superiore, per scrutare indicazioni stradali e curve incipienti. Oppure il contrario, fate un po' come vi pare. Il sistema di controllo – due tasti e una derapata – si metabolizza in tre minuti, ma diciamo anche due, mentre la telecamera accompagna l'azione ruotando automaticamente con ragionevole dimestichezza. Ho apprezzato molto un dettaglio: i rettilinei, qui, sono davvero lunghi, durano davvero tanto, lasciano respirare e gli spazi di manovra non sono mai convulsi. Per quel che riguarda il sistema di guida, Gotcha Racing, punta sulle corrette traiettorie, piuttosto che sui riflessi. Le corse, sempre qui, sono più distese, più aperte, danno il tempo di riflettere su come impostare una curva o come sorpassare un avversario, magari tallonandolo in scia per uno o più giri.

In buona sostanza, non è il racing game definitivo per 3DS, ma un ottimo connubio tra corse e gestione della propria scuderia, il tutto immerso in pallette e palline. Vale mica l'acquisto? Per i 5,99 euro richiesti direi che...

vai-a-sapere

Non ricordo più se l'ho comprato di tasca mia o se ho ricevuto un codice, ma propenderei più per la prima. E nel qual caso, non sono rimasto affatto deluso. Era - ed è - proprio come me l'aspettavo. Semplice nel gameplay, profondo nelle dinamiche gestionali. Ed è pieno di palline. Piace un po' pure a Wookiee. 

Librodrome #77 – Orizzonti di Forza: l'autopista diventa autopia

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Old! #145 – Gennaio 1996

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