Outcazzari

Ho comprato Left Behind, and all I got was this lousy picture

È anche un po' ingiusto nei confronti di Bruce Straley e Neil Druckmann doversi ritrovare a informare voi lettori se questo unico (ahimè) DLC narrativo e single player di The Last of Us valga o meno la candela.

Ingiusto perché ciò che il duo di autori sa offrire da un punto di vista creativo è davvero onesto e intenso, nonché frutto di un lavoro appassionato di scrittura e regia. In realtà, però, tutto quello che si può trovare di veramente bello in Left Behind avrebbe potuto assumere le sembianze di un corto di un quarto d'ora, anziché appoggiarsi alla cornice ludica e interattiva del gioco principale.

Riley ed Ellie, state sfondando una porta aperta.

L'ultima fatica di Naughty Dog era in grado di inscenare delle situazioni di guerriglia emozionanti e memorabili (specialmente disattivando la visione dei nemici attraverso le pareti); ma in Left Behind impersoniamo Ellie che, oltre ad essere priva della travolgente fisicità di Joel, semplifica e riduce il gameplay in alcuni contorni d'azione stealth più o meno graditi. L'interazione, però, diventa anche veicolo d'espressione in alcune sequenze che definire minigiochi sarebbe abbastanza meschino.

Perché voi pensate di uccidere un clicker così? Poveri illusi.

Ma divertiamoci ancora un po' ad essere meschini, rimarcando il fatto che il livello di difficoltà non ha senso d'esistere: alla difficoltà massima, le risorse scarseggeranno parecchio, ma ci si rende conto - con un amaro sorriso - che queste a malapena permettono di creare un solo ordigno esplosivo. Giocando ad Hard, o ancora meglio a Normal, è possibile divertirsi forse un pochino di più. Ma se è il gameplay che cerchiamo, tanto vale ricominciare l'avventura principale.

Posso essere, oltre che meschino, pure taccagno? Il DLC costa 15 euro, e di questi tempi sappiamo quanti gioconi con la G maiuscola sarebbe possibile reperire a quella cifra. Si tratta di investire in un'emozione, in qualcosa di bello, in un intrattenimento simile a quello del cinema, solo che è anche interattivo. E il biglietto costa il doppio.

LEFTB 03

Con 20 euro, fra l'altro, avrete il Season Pass, che vi darà l’accesso a tutti i contenuti multiplayer passati e futuri, oltre al diritto di scaricarvi il documentario esclusivo intitolato Grounded; mi permetto di consigliare questa scelta nel caso stiate ponderando l'acquisto.

Purtroppo, il fatto è che, anche a livello narrativo, certe cose non vanno affatto bene. La sequenza iniziale, l'incontro tra Ellie e Riley, seguita da una fase “io ti pedino ovunque mentre dialoghiamo a venti metri di distanza e quando ti raggiungo tu fai un balzello indietro schifata manco avessi la lebbra” non è certo da manuale di sceneggiatura videoludica. Il giochino interessante del “lasciamo tante cose in sospeso, creiamo dei sottintesi liberamente interpretabili dal giocatore” risultava vincente nel lungo viaggio compiuto con Joel, ma non in un contenuto di un paio d'ore. Così lo sviluppo degli eventi si presenta poco più che accennato, nonostante le due protagoniste appaiano ai nostri occhi dannatamente vive. Possiamo vederlo in modo poetico, oppure con spietato cinismo: in un mondo di morti ambulanti, il fatto che le protagoniste sembrino vive è il minimo che dovremmo aspettarci.

Ho scaricato e installato (e sottolineo “e installato”, mannaggia a PS3) questo DLC dal peso di 5,3 GB circa, acquistato in bundle con il Season Pass di The Last of Us. La serata era quella giusta per essere comunque coinvolto da questa avventura dedicata ad Ellie, ma speravo che la realizzazione di Left Behind fosse un banco di prova per Druckmann e Straley, che potesse permettere loro di fare qualche ulteriore passo in avanti da un punto di vista espressivo e sperimentale. Staremo a vedere cosa riusciranno a fare in futuro.

Voto: 6,5
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