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Febbraio 1982: Primi brividi videoludici | Old!

Febbraio 1982: Primi brividi videoludici | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A febbraio del 1982, Atari pubblica sul suo 2600 Haunted House, che a posteriori verrà ricordato come uno fra i primi esempi di survival horror. Nel gioco ideato da James Andreasen si controlla un paio di occhi terrorizzati che si aggirano nella casa infestata del caro estinto Zachary Graves, alla ricerca delle tre parti che compongono un’urna. Come in Adventure, mentre esplora la cantina e i tre piani della magione, il giocatore può portarsi dietro un solo oggetto per volta e, oltre alle parti dell’urna, deve maneggiare una chiave e uno scettro con cui respingere i fantasmi. C’è inoltre un rozzo sistema di illuminazione, con gli oggetti (e l’intera casa ai livelli di difficoltà più alti) che risultano invisibili se non si tiene premuto il tasto per utilizzare un fiammifero. Oltretutto, i mostri, quando entrano nella stanza in cui si trova il giocatore, spengono il fiammifero con un soffio. Mi sto cacando sotto già a scriverne. Haunted House otterrà un discreto successo, verrà ricordato con affetto e, circa trent’anni dopo, godrà di un seguito (anzi, un requel) su PC, Xbox 360 e Wii.

Lo stesso mese vede anche l’uscita di Turtle Bridge, nuovo Game & Watch dalle dinamiche platform in cui bisogna attraversare un fiume saltando sui gusci di alcune tartarughe.

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