Outcazzari

Dragon Ball FighterZ è fantastico ma non per quello che credete voi

Dragon Ball FighterZ è fantastico ma non per quello che credete voi

Arc System Works, autrice di quella gemma brillantissima che risponde al (lungo) nome di Guilty Gear Xrd Rev 2 e una licenza alquanto di peso come quella di Dragon Ball. Cosa poteva andare storto? A parte una open beta semidisastrosa, intendo. Niente. E infatti, Dragon Ball FighterZ, proprio con la Z maiuscola che ti strizza l’occhiolino in un ammiccamento supersimpa, è una bomba. Frechete. Frechete con classe. OK, tutti a casa, avete visto tutto. Lasciatemi tornare a lanciare raggi multicolore tra urletti vari. Vi prego.

Poi però ripenso a quanto avrò martellato la minchia di giopep con messaggi quotidiani e a quanto lui, come un Son Goku contro un cattivone fortissimo, ha incassato, per poi arrivare alla vittoria con una review copy per PC ancora calda, e non me la sento di liquidare tutto con i cinquecentoventiquattro caratteri spazi inclusi del paragrafo precedente. E allora proverò a spiegarvi perché Dragon Ball FighterZ è davvero così fantastico, al di là del fanservice ben realizzato e dei tanti contenuti™ che hanno descritto altri recensori prima di me.

Se vi danno fastidio le luci forti, lasciate perdere questo gioco.

Anzitutto, è bellissimo da vedere. Come lo era Guilty Gear Xrd Rev 2, eh, ma con il vantaggio che qui ti sembra tutto proprio uscito direttamente dall’anime che guardavi da ragazzino. E poco importa se, riguardando su YouTube un po' di clip, scopri che Dragon Ball FighterZ, da vedere, è pure meglio delle puntate su Italia 1: Arc System Works è andata ad attingere direttamente dai ricordi delle persone, quelli che si ammantano della dolce patina della nostalgia e ti fanno vedere tutto più bello di come era davvero.

E poi sì, OK, ha davvero tanti contenuti™, con un buon Training Mode (ma non quanto Street Fighter V Arcade Edition Amore Mio), una sfiziosissima modalità Storia ricca di chicche e un Arcade Mode troppo semplice nelle prime battute e decisamente stronzo in quelle finali. Il tutto con una lobby - anche questa ripresa da Guilty Gear Xrd Rev 2 - dove organizzare anche incontri con gente da tutto il mondo, tentare di scalare la classifica dei migliori lottatori e acquistare delle capsule che elargiscono oggetti e collezionabili a gogo. Loot box, sì, ma che non offrono nulla che cambi il gameplay e ottenibili semplicemente con moneta in game.

E poi c’è ovviamente tutta la vera ciccia, quella relativa al cast dei personaggi e al combat system, che è ciò che davvero conta in un picchiaduro. Se il primo pesca dai personaggi più iconici delle serie Z e Super (per fortuna niente GT) e prossimamente si arricchirà con chissà quali DLC, il secondo si rifà pesantemente alla tradizione dei vari Marvel vs Capcom, proponendo combattimenti frenetici basati su lunghe combo (preferibilmente aeree) e la possibilità di usare più combattenti alternandoli tra loro o “evocandoli” come assist.

La lobby è l'hub principale da cui accedere a tutte le sfide di Dragon Ball FighterZ.

Quattro i pulsanti di attacco (leggero, medio, forte e speciale), da colpire come virtuosi pianisti sia se ci si affida - vergognatevi - alle auto combo, sia che si provi invece a lottare come ogni persona dignitosa, con combo manuali. Ed emerge il primo difetto di Dragon Ball FighterZ: sebbene sia giusto creare un sistema di combattimento che, almeno nelle sue caratteristiche principali, sia pick and play, trovo che le auto combo facciano un po’ troppo male. Certo, il giocatore navigato impara ad aggirarle in un batter d’occhio, ma un po’ di damage output in meno sarebbe giusto. Nulla a cui una patch non possa rimediare, ovviamente.

La semplicità con cui si realizzano attacchi speciali, in ogni caso, è un ottimo biglietto da visita per chi, proprio grazie a Dragon Ball FighterZ, vuole provare a scendere un po’ più in profondità. Cambiare personaggio attivo, passare da una Super all’altra, realizzare le “Ex moves” (versioni più potenti delle mosse base) è tutta questione di semplici input e non richiede mai più di un “hadouken”, ovvero un quarto di cerchio in avanti/dietro e due pulsanti. Ciò lascia la possibilità di concentrarsi sull’imparare le esecuzioni di base prima, scoprire le differenza tra i personaggi poi e assimilare, nel frattempo, la grammatica del gioco, quell’insieme di regole che è alla base degli scontri in un gioco dove le possibilità di attacco sono in bella vista e quelle difensive, invece, vanno scoperte un po’ per volta.

Così come, oltre al button mashing selvaggio, c’è tanto da scoprire per chi vuole sperimentare. Al di là dei migliori abbinamenti tra personaggi, per estendere combo con assist o mosse speciali, c’è davvero un mondo di meccaniche non esplicitate dai tutorial del gioco, che sta mandando in brodo di giuggiole la community. Tra cancel inaspettate e un Reflect molto più utile di quello che dice il gioco nei suoi menù, c’è di che perdere le ore anche solo nel training mode per creare la combo più pazza possibile che - almeno per quanto riguarda il sottoscritto - poi non si realizzerà mai in game. Cosa che, se da un lato è una manna dal cielo sul lungo periodo, potrebbe scoraggiare chi invece vuole davvero provare a diventare il Sayan più forte del mondo e trovarsi di fronte invece delle divinità, in grado di realizzare cose che noi semplici umani non possiamo nemmeno immaginare.

E poco conta se molti - troppi - Sayan si giocano quasi allo stesso modo e che con Arc System Works bisogna sempre stare attenti a come - e con che prezzi - il gioco si evolverà. Dragon Ball FighterZ è un signor gioco che, dietro l’apparenza di un picchiaduro casualone for dummies, nasconde un’anima fatta di creatività e improvvisazione, che saprà ricompensare i più dediti e pazzi tra voi. Però dateci una patch che elimini dal competitivo le autocombo, per favore.

frechete_MGS.png

Ho giocato - e continuo amabilmente a giocare - a Dragon Ball FighterZ su Steam, grazie a un codice per il download fornito da Bandai Namco Entertainment Italia, ma voi potete farlo anche su PlayStation 4 e Xbox One. Ho dovuto un po' smadonnare con tool terzi per far funzionare il mio arcade stick ma, dato l'agile sistema di controllo, è possibile secondo me avere risultati più che decenti anche con un pad. A meno che non sia quello di One. Come al solito, se acquistate il gioco su Amazon passando dai nostri link, ci fate ricevere una piccola percentuale di quanto spendete, senza sovrapprezzi per voi. Potete farlo su Amazon Italia a questo indirizzo qui o su Amazon UK a quest'altro indirizzo qua

Racconti dall'ospizio #98 - Metal Gear 2: Solid Snake è la (Snake's) revenge di Hideo Kojima

Racconti dall'ospizio #98 - Metal Gear 2: Solid Snake è la (Snake's) revenge di Hideo Kojima

The Vanishing of Ethan Carter - Gita turistica senza guida

The Vanishing of Ethan Carter - Gita turistica senza guida