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Old! #236 – Dicembre 1987

Old! #236 – Dicembre 1987

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 15 dicembre del 1987, arriva sui NES europei Mike Tyson's Punch-Out!!, edizione occidentale e firmata dall’allora dominante pugile americano del gioco uscito a settembre dello stesso anno su Famicom. Simulazione pugilistica sui generis, la creatura di Genyo Takeda fa parte di una serie nata in sala giochi qualche anno prima e propone meccaniche estremamente arcade, basate sul riconoscimento di pattern e il tempismo. Divertentissimo, impegnativo, dalle parti del capolavoro, il gioco vedrà Tyson sostituito da tale Mr. Dream nelle riedizioni successive, comprese quelle che si manifesteranno decenni dopo sulle varie Virtual Console.

Due giorni dopo fanno il loro esordio in Giappone due serie storiche come Mega Man e Final Fantasy. Dato che il primo arriverà dalle nostre parti nel 1989, ne parleremo in un’altra occasione. Final Fantasy, invece, in Europa non ci arriverà mai (perlomeno su NES), quindi spendiamo due parole oggi. Ideato da Hironobu Sakaguchi sulla base della sua passione per Dungeons & Dragons, Wizardry e Ultima, e progetto fortemente voluto contro il parere dei dirigenti Square Enix a causa della scarsa fiducia nelle possibili vendite di un GdR, inizialmente avrebbe dovuto intitolarsi Fighting Fantasy, ma viene cambiato in Final Fantasy un po’ per gli ovvi problemi di copyright, un po’ perché Sakaguchi ne vede lo sviluppo come un “O la va o la spacca” per la sua carriera. La va e ne nasce una serie tentacolare che andrà avanti nei secoli dei secoli.

In maniera del tutto incidentale o forse no, il 20 dicembre del 1987 fa il suo esordio in Giappone anche la concorrenza targata Sega (in Europa ci arriverà nel 1988, ma non ho date precise e quindi me lo gioco qui). Altro grande pioniere nel genere dei JRPG, Phantasy Star, che può vantare come programmatore un certo Yuji Naka, propone come Final Fantasy un mondo esplorabile in maniera abbastanza libera e un sistema di combattimenti a turni. Ma nel gioco di Sega c’è una caratteristica che lo distingue: le fasi di esplorazione dei dungeon vengono visualizzate in prima persona, come in tanti GdR occidentali dell’epoca. Phantasy Star riscuoterà grande successo di pubblico e critica e darà anch’esso vita a una serie di lunga durata, per quanto assolutamente non longeva come Final Fantasy. Il capitolo originale verrà riproposto su Mega Drive, poi in centocinquantamila collezioni assortite, sulle Virtual Console e anche con un remake su PlayStation 2, all’interno della serie Sega Ages.

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